Il PESCIOLINO DISPETTOSO,
più di un semplice temporale estivo sotto le coltri invernali, per lo scandalo dei retrivi benpensanti
THE NAUGHTHY FISH
teca esorcizzante
exorcising display case
( English below )
Quando mi sono avvicinata al bancone di legno per pagare le mie petruzze in plastica trasparenti, la signora cinese dietro alla cassa mi guardò e mi chiese: "Cosa serve?", e io le risposi, "Non lo so, ma sono espressive."
Poi una sera, a casa, ho iniziato a collegarle una all'altra: sono mare, sono ghiaccio, sono lo spazio intracellulare, sono vetro, sono trasparenza, sono lacrime, sono il teorema.
When I went near the wooden counter to pay for my plastic transparent beads, the Chinese woman at the cashier’s desk looked at me and asked. “What they for?”; I answered: “I don’t know, but they are expressive.
Then one night at home I began putting them together one by one: they are the sea; they are ice; they are the intracellular space; they are glass; they are transparency; they are tears; they are the theorem.
Questa in realtà è la vera prima teca esorcizzante, è antecedente a "Il Lego": ma ogni teca di cui vengo a raccontarvi ha il suo momento di narrazione. Le parole ristagnano nei nostri corpi e a seconda della materia di cui sono fatte evaporano, sedimentano, germogliano, imputridiscono, infettano, curano, guariscono, leniscono, o aggravano la situazione. Certe parole che prima creavano malessere ora ci stupiscono per la loro inconsistenza, quelle che sembravano scaturire da una tragedia insuperabile ora appaiono ridicole. Altrettanto, alcune parole che ci facevano sorridere possono tramutarsi in piccoli ragnetti avvelenati che iniziano a scorrere nelle nostre vene e intossicano il cuore, l'anima. Le parole che ci hanno reso felici ricordate in un altro tempo ci fanno solo stare molto male. E quel fiume di parole che arriva finalmente e fisiologicamente al delta porta con sè i detriti della stessa acqua pura che sgorgava alla sorgente.
As a matter of fact, this is my first exorcizing display case; it precedes “Lego”, but every case I’m going to tell you about has its moment in narration. Words stagnate in our bodies and, depending on the material they are made of, they evaporate, settle, sprout, putrefy, infect , cure, heal, ease or worsen the situation. Some words -- that once created malaise – now amaze us for their inconsistency; those which appear to come out of an insurmountable tragedy now seem ludicrous. In the same way, some words that made us laugh can turn into small venomous spiders, that start to run through our veins and intoxicate our heart, our soul. The words that made us happy, when remembered at another time, only make us feel very bad. And that stream of words that gets finally and physiologically to its delta brings with itself the detritus of that same pure water that spouted from the source.
esecusione corsara alla deriva |
Su questo mare di parole, su questo fiume di lagrime, in cui qualcuno sta affogando - i'm going deeper underground - c'è un pesciolino che sguazza indifferente, che volteggia sopra le onde senza pensieri o sensi di colpa, senza sentirsi addosso il peso di nessuna responsabilità, senza sentire il rimorso di un abbandono, indifferente al dolore che causa, che guizza e con l'acqua si auto assolve da ogni peccato, salta fuori da quelle acque, da quell'amarezza, da quella poltiglia di lacrime e parole. Sono stata io? Sei tu?
On this heap of words, in this flood of tears, in which somebody is drowning - I'm going deeper underground – there is a small fish that splashes indifferently, that springs over the waves with no thought or guilty feelings; without feeling the weight of responsibility on itself; without feeling the remorse of neglect. It’s indifferent to the pain it causes; it splashes and through the water; it acquits itself from any sin; it jumps out of those waters, of that bitterness, of that mire of tears and words. Was it me? Is it you ?
Ma tra un pò da quegli abissi uscirà Paperino Surfista!
Private Collection, Turin, Italy
But from that abyss Surfer Donald Duck will rise!
collage e assemblage, tratto pen e stabilo pen su carta, cristalli di plasica, pesciolino in terracotta, in cornice Ikea® 16x16x3, 2010
collage and assemblage, felt tip pen and stabilo pen on paper, plastic crystals, earthenware little fish, in Ikea® frame 16x16x3, 2010
Private Collection, Turin, Italy
Nessun commento:
Posta un commento