ANNA MEGADEATH
teca biografica
biographical display case
( English below)
Talvolta costruire una teca è un processo doloroso, come in questo caso.
Questa è la storia di Anna Megadeath.
Questa è la storia di una bambina balbuziente che per tutta la vita cercò di mettere toppe dove la stoffa, già lisa e sottile, si strappava: e invece di scegliere tessuti leggeri usava panni pesanti per i rattoppi. Non riuscì in tutta la sua vita ad essere sincera per troppa paura e scelse sempre gli uomini sbagliati: si innamorava di avventurieri e si sposava con ignavi. Annegò in un bicchiere di Martini scendendo tre gradini e non rivide mai più sua figlia. Questa è la storia di una povera Crista.
Sometimes the making of a display case is a painful process, as in this case.
This is the story of Anna Megadeath.
This is the story of a stuttering kid who, during her whole life, tried to sew patches where the cloth, already threadbare, would tear. For her patches, instead of using light cloth, she would use heavy cloth. In all her life she was never able to be sincere, because she was too afraid, and so she always chose the wrong men: she fell in love with adventurers and married slothful people. She drowned in a Martini glass, while going down three steps of stairs, and never saw her daughter again. This is the story of a poor wretch devil.
Anna Megadeath si aggirava sperduta in una città enorme: i genitori le avevano più volte raccomandato di seguire le strade che conosceva e che loro le avevano più volte indicato poichè sapevano che Anna Megadeath girava con una bomba ad orologeria piazzata nella sua pancia. Lei ci provò per anni e anni, poi si annoiava troppo e decise di mettersi nei guai. Anna Megadeath si dovette accorgere ben presto che non aveva nè madonne nè santi protettori e si ritrovò in guai seri in un batter di ciglia.
Anna Megadeath was wandering lost in a huge city: her parents had many a time advised her to tread only well-known streets, the ones they had – many a time – shown to her, because they knew she was going around with a time bomb in her belly. For years she tried doing that, but she got bored and so decided to get into trouble. Anna Megadeath would soon realise that there were no Holy Mary’s, nor Saints protectors, and in no time she found herself in serious trouble.
Anna Megadeath era diventata una donna bella e piacente, molto corteggiata: dall'indole scherzosa ed allegra amava abbellirsi e indossare vestiti colorati tagliati su misura, andava alle sfilate a Parigi e questo la riempiva di gioia, amava il lusso ed i gioielli, i viaggi, il teatro, l'arte e la lirica, quest'ultima era una sua grande passione. A poco a poco sperperò la sua dote ma fu talmente abile da recuperare, verso la fine della sua giovane vita, una parte del patrimonio, sebbene esigua in confronto a quella che aveva scialacquato.
Anna Megadeath had turned into a beautiful and pleasing woman; she was much courted: of playful and cheerful disposition, she loved to embellish herself and to wear coloured tailored dresses; she went to fashion shows in Paris, and this filled her with happiness; she loved luxury and jewellery, travelling, the theatre, art and opera – the latter being her true passion. Little by little she squandered wasted her dowry, but she was then very deft as to recover, towards the end of her short life, part of her assets -- although it was very little compared to what she had wasted.
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gli sposini bolle di sapone e i loro testimoni |
Anna Megadeath si innamorò una volta sola e a quella prima unione importante i suoi testimoni di nozze furono i fratelli Lumiére, perchè da lì iniziò un gran cinema!
Anna Megadeath fell in love only once in her life, and that first important match marriage was witnessed no less by the brothers Lumière, because that would be the beginning of a very big show!
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i fratelli Lumiére testimoni di nozze |
Si narra che la prima cerimonia di nozze avvenne una sera d'estate, sotto un grande albero frondoso, in campagna: ma Anna Megadeath era talmente felice da non accorgersi che il cerimoniere era il dio Anubi, protettore della sacra terra della Necropoli. Quella notte concepì una figlia che si sarebbe per tutta la vita distesa sulle tombe senza saperne esattamente il perchè, ma questo era il dono di Anubi, e poco tempo dopo Anna perdette, come Iside, il suo amato.
As the story goes, her first wedding ceremony was during the summer, under a large leafy tree, in the country; Anna, though, was too happy to notice that the master of ceremonies was the god Anubis, protector of the sacred earth of the Necropolis. That night she conceived a daughter who would, for all her life, lie on tombs, without knowing exactly why; this was Anubis’ gift. A little time later Anna lost, like Isis, her loved one.
Anna Megadeath voleva morire ma si fece forza e riprese il suo cammino in salita costante. Era una donna forte, non si dava facilmente per vinta, era bella e non restò mai sola per più di una settimana. Vedeva crescere sotto il suo naso una figlia silenziosa, nervosa, solitaria, pesante ed oscura, così diversa da come l'avrebbe voluta e sognata lei, ma che amava tanto lo stesso poichè nel suo sguardo rivedeva l'amato perduto. Un giorno in cui il sole splendeva e riscaldava annunciò il suo secondo matrimonio, deciso unicamente per tener fede alla promessa fatta, anni e anni prima ai suoi genitori, di seguire la retta via che tutte le donne per bene, si diceva, dovessero seguire. E così fu, si sposò ancora. Eppure anche questa volta, e non per euforia come la prima volta, ma per disinteresse e noia, non si accorse che il cerimoniere fu di nuovo il dio Anubi: e questa volta non era venuto per il suo consorte, ma per lei e la portò via con sè verso la sua terra sotto la terra. Spero per farne la sua regina.
Anna Megadeath wanted to die, but she steeled herself and went on her path – constantly uphill. She was a strong woman, but she gave up easily; she was beautiful, and she was never alone for more than a week. She saw a silent, nervous, solitary, heavy and dark daughter grow up under her nose; a person so different from what she would have wanted and dreamed of, but whom she loved very much, because in her look she saw her lost love. Her second wedding took place on a day when the sun was shining and sending warmth; she had decided to get married only to keep the promise made years and years before to her parents: to tread the right path that every proper woman, or so people said, had to tread. And yet also this time – and not out of euphoria, as at the first time, but out of unconcern and boredom – she did not notice that the master of ceremonies was again the god Anubis: this time he had not come for the groom, but for her, and he took her away with him to his land under the earth. To make her his queen, I hope.
Sua figlia, che ormai era una signorina, la vide andare via: la seguì con lo sguardo umido finchè Anna Megadeath non scomparve all'orizzonte e non si voltò mai più indietro.
Her daughter, who meanwhile had become a young lady, saw her go away: she followed her mother with tears in her eyes since Anna Megadeath vanished on the horizon and never turned back again.
Mother, you had me but I never had you,
I wanted you but you didn't want me,
So I got to tell you,
Goodbye, goodbye.
Father, you left me but I never left you,
I needed you but you didn't need me,
So I got to tell you,
Goodbye, goodbye.
Children, don't do what I have done,
I couldn't walk and I tried to run,
So I got to tell you,
Goodbye, goodbye.
Mama don't go,
Daddy come home.
Mama don't go,
Daddy come home.
Mama don't go,
Daddy come home.
Mama don't go,
Daddy come home.
Mama don't go,
Daddy come home.
Mama don't go,
Daddy come home.
Mama don't go,
Daddy come home...
Traduzione, courtesy of di Adriana Oberto.
Collage e assemblage, trattopen su cartoncino, collage, confezione di bolle di sapone a forma di torta nuziale, statuetta in plastica del dio egizio Anubi, targhetta in plastica, in cornice Ikea® cm. 25x25x3, 2011
Collage and assemblage, felt-tip on card board, bubbles wedding cake shaped, plastic statuette of Aegyptian god Anubi, plastic door plate, in Ikea® frame 25x25x3 cm. , 2011