Paperino Surfista

venerdì 12 novembre 2010

La favola di Wherther Clemente, il detronizzato - The tale of Wherter Clemente, the dethroned , teca rammemorante - recollection display case

LA FAVOLA DI WHERTHER CLEMENTE,IL DETRONIZZATO

THE TALE OF WHERTER CLEMENTE, THE DETHRONED
teca rammemorante
recollection display case


o "LA CITTA' DI CARTONE"

or "THE CARDBOARD TOWN"

Lo sfondo, la città di cartone, è l'involucro in cui era avvolto un piatto di cui facean gentil omaggio in un supermercato se la spesa avesse superato i 15 euro. Ora sono i grattacieli di cartone in una città ispirata guardando i progetti di Antonio Sant'Elia ( 1888 - 1916) per la sua "Città nuova" : la sua visione di città estremamente meccanicizzata e industrializzata, una enorme conurbazione, multi-livello, interconnessa ed integrata. Il sogno di un uomo morto a 24 anni : la maggior parte dei suoi progetti non fu mai realizzata.
Una enorme e ingombrante città di cartone i cui confini, le cui forme si confondono e sfumano una nell'altra, una metropolis che offusca il cielo che non c'è. Un uomo si avvicina con un mazzo di chiavi in mano, le chiavi della città, le chiavi del paradiso della modernità: vogliamo davvero entrare in questa città?
Fuori sono appesi oggetti come venivano appesi nel Medioevo gli impiccati fuori dalle mura. Questi bijoux in realtà li ho trovati, persi e abbandonati, nel corso di cinque anni, dove lavoravo prima:  li ho tenuti poichè provo sempre pena per gli oggetti smarriti. Sono anonimi frontespizi in una città senza nome.

The setting, the cardboard town, is the wrapping of a supermarket complimentary plate. It has become cardboard skyscrapers built in a town, inspired by Antonio Sant'Elia's projects ( born 1888 - died 1916) for his "Città Nuova" ( New Town): his vision was one of a town extremely mechanized and industrialized, a huge conurbation, multi-level, interconnected and integrated. The dream of a young man who died 24: most of his projects never realized.
An enormous and obstrusive cardboard town whose boundary and shapes get muddled and mix together, a metropolis darkening a bogus sky. A man's  approaching, holding a bunch of keys in his hand, the keys to the town, the keys to the paradise of Modernity: do we really want to go into this town?
Outside the town some objects are hanged as in the Middle Ages the hanged men outside the walls of the city. These bijoux have been found, they got lost or have been abandoned: and I do have pity for the lost and found. They are anonymous front matter in a town with no name.



HO PERSO PEREGRINANDO LA MIA FORMA GUERRIERA,
CHE SI ERA IN VERITA' RIVELATA A ME
SIN DAL VENTRE DI MIA MADRE

WANDERING I'VE LOST MY WARRIOR SHAPE
IN TRUTH APPEARING TO ME
SINCE MY MOTHER'S WOMB

The display case title it's an hommage to Marcel Schwob ( 1867 - 1905 ), a writer who always looked for that absolute whom obsessed him. Wherther Clemente never lived, it's an imaginery life.

Il titolo della teca è un omaggio a Marcel Schwob ( 1867 - 1905), che cercava quell'assoluto che lo ossessionava. Wherther Clemente non è mai esistito, è una vita immaginaria ( per inciso, non mi sono sbagliata...Wherther e non Werther, come il giovane Werther ). Riporto qui di seguito un articolo di Pier Paolo Pasolini  in cui riflette su Schwob:

( ... )
Il secondo libro è un classico, cioè Vite immaginarie di Marcel Schwob. Anche qui la domanda che tiene desta l’attenzione di «Vita» in «Vita» è la stessa. Ma una certa ordinata distribuzione cronologica, dall’antichità classica all’Ottocento rovina un po’ il piacere di trovarsi di fronte a possibilità imprevedibili. Meglio leggere questo libro non di seguito. Oppure andare diretti ai racconti più belli, gli ultimi, dalle storie dell’adorabile puttana Katherine la Merlettaia e dell’adorabile assassino Alain le Gentil in poi.
Anche qui la caratteristica è l’accumulazione dei casi – delle volte apparentemente minimi – dovuta alla concentrazione del racconto (una vita in due-tre pagine): il montaggio distrugge le regole del tempo, sostituendole con regole morali: una vita è tale non in quanto è una continuità ma in quanto è una serie di avvenimenti significativi, anche quando a evidenziarli sia una luce di sogno. Il tempo, annullato, si vendica però covando la sua assenza come una terribile nostalgia, un insostenibile senso di possibilità irrealizzate.
14 gennaio 1973
Pier Paolo Pasolini,  Descrizioni di descrizioni Garzanti, Milano, 2006 [1996], Saggi , pag. 628



Collezione Privata, Ivrea - Private Collection, Ivrea, Italy
Collage e assemblage, orecchini, ciondoli, ritaglio di pagina da rivista, in cornice Ikea® cm. 16x16x3, 2010
Collage and assemblage, earrings, charms, press cutting, in Ikea® frame 16x16x3 cm., 2010


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