MForneris
"MACHINAE MEMORIALIS"
Le teche sono scene narranti, allestimento di piccoli pezzi di mondo, con il compito, di volta in volta, di rammemorare, di esorcizzare, di interrogare o di riassumere.
Le teche sono machinae memorialis perchè, come il ductus medievale, sono mappe della memoria e dell'identità di tutti e di ciascuno, per inoltrarsi nella foresta dei simboli e dei rimandi che ci circondano e che hanno fatto di noi ciò che siamo.
Sono magneti che attirano e respingono secondo un andamento sistolico e diastolico. Creano un gioco di strategia che scompagina i sessantaquattro luoghi della scacchiera del mondo, tra letteratura, cronaca, cinema, costume, musica, pittura e immaginazione, per indurre lo spettatore ad attivare intime e personali connessioni tra i suoi miti ed abitudini e sprigionare altre visioni del mondo.
Una teca è uno spiraglio, un breve taglio di luce che evidenzia dettagli di norma trascurati ma che, su quel piccolo proscenio, ritrovano senso e poesia. Sono giocattoli, pezzi di giornale, fotogrammi, chincaglieria, materiali recuperati, ma anche disegni, grafiche, collages, assemblaggi di oggetti quotidiani e minimi trasfigurati in ruoli drammatici e di commedia. Un peep show della memoria e delle intimità della mente umana.
Questo gioco con la storia personale dello spettatore è il motore delle machinae memorialis.
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Alcune foto dell'autore con alcuni dei suoi collaboratori:
Michele Forneris "Machinae memorialis", Blurb.com, 2010
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