L'UNICA AUGUSTA
THE ONLY AUGUSTA
teca rammemorante
recollection display case
Elenco delle cose meravigliose della mia città (coordinate spazio temporali):
1) la luce della domenica mattina primaverile, in un tiepido cielo di Torino senza nuvole, sempre. Il cielo di Torino.
2) percorrere via Garibaldi seduti nella 850 azzurra con interni in pelle rossa di mia madre il sabato pomeriggio a novembre, senza cinture di sicurezza e sul sedile a fianco del guidatore, giocando con la barbie
3) camminare velocemente verso Porta Nuova sotto i grigi marmorei portici di via Roma mentre nevica, a dicembre, alle ore 19:00
4) alle ore 18:30 di un autunno piovoso passeggiare sotto i portici di via Po, pensando ai Savoia, che almeno qualcosa di buono avean fatto
5) la pasta fresca da De Filippis trenta anni fa
6) le giostre in piazza Vittorio vestita da squaw nel febbraio 1976
7) le gradinate sotto Palazzo Nuovo, ore 21.00, aprile 1990
8) lastre di pietra trasportate a mano dal cantiere per la stazione ferroviaria del Lingotto verso El Paso, un'estate di tanti anni fa
9) il Balon, da quando avevo 14 anni
10) il cono gelato due gusti che mi comprava mio nonno al Caffè Montecarlo di corso Vittorio Emanuele, e poi andavamo a guardare l'orologio di fiori davanti a Porta Nuova nell'estate del 1970, aspettando il pulman numero 60
11) giocare nei saloni di Madama Favro in piazza San Carlo col cocker Bonhomme e annusare i profumi di Paissa arrivare dal cortile interno a maggio con Fiammetta, la figlia della portinaia
12) parcheggiare la sera davanti a Palazzo Madama col mio 127 Panorama e andare a sentire jazz da Giancarlo ai Murazzi, quando non era ancora "Gianca" dei "Muri"
13) giocare al gioco dei mimi con i compagni dell'università sulle gradinate della Gran Madre nel 1991, armati di due bottiglie di vodka melon
14) l'imbocco dell'autostrada per Milano, fare l'autostop a 17 anni per andare a sentire Siouxsie e gli U2 al teatro tenda di Lampugnano...e non sapere come ritornare da Milano a Torino!
15) sorseggiare cioccolata calda al caffè Elena servita dalle mani traballanti della vecchia proprietaria, chiacchierando con una amica in un pomeriggio invernale
16) le code all'anagrafe di via Barbaroux in un "Quadrilatero" spellato e cascante all'inizio degli anni '80
17) il tram 19 che sferraglia in via Livorno angolo corso Regina Margherita e mi culla prima di addormentarmi
18) Barriera di Milano, piazza Crispi, un appartamento all'ultimo piano in cui ci piove dentro: il mal d'Africa
19) uscire dall'Auditoriun Rossini dopo aver assistito ad un concerto di Philip Glass con degli Ussari e vedere l'asfalto davanti al Frieda's pub fino a via Po coperto di erba e di fiori bellissimi
20) avvitare le lampadine dell'insegna "Odeon" in via Po su una scala precaria in un novembre del 1988 mentre tutti i passanti fanno commenti sul tuo fondoschiena
21) visitare il Museo Egizio la domenica mattina quando ero bambina, restare impressionate dalla mummia della sabbia e trovare il risotto con funghi porcini dello stesso colore a casa per pranzo.
22) addormentarsi a 8 anni durante la rappresentazione de "Il vascello fantasma" di Wagner al Teatro Regio, appena ricostruito, sulla spalla di mia madre
23) la Basilica di Superga, dove ho seppellito la Cioni, per poterne osservare la tomba dalle mie finestre, con il Grande Torino vicino alle tombe reali
24) il cinema porno di via San Donato, ben ubicato davanti alla scuola di suore dove il beato Faà di Bruno pose la prima pietra e dove da bambina posero su di me la pietra del mio sarcofago
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Lisetta |
Io amo la mia città. La amo e la trovo una donna bellissima, leale, sempre al mio fianco. Le sue vie sono sempre state il mio ristoro, i suoi scorci il mio rifugio, i suoi angoli retti la mia anima.
Si possono aggiungere liberamente punti all'elenco sopra. Ognuno vive nella sua Torino. Questa è solo una porzione della mia.
Collage e assemblage, modellino auto FIAT 500 azzurra, in cornice Ikea® 16x16x3, 2011
Collage e assemblage, car model FIAT 500 blue, in Ikea® frame 16x16x3, 2011
Private Collection, Boston ( U.S.A. )