Paperino Surfista

domenica 20 marzo 2011

All the young dudes, teca rammemorante - recollection display case

ALL THE YOUNG DUDES
teca rammemorante
recollection display case
Foto di Jibril Omarmuse


Creare una teca che abbia come argomento la guerra e che esprima l'essere contrari alla guerra, alle guerre, apre uno scivolo insaponato verso il didascalico, la banalità, la demagogia. Dentro ci sono domande e ci sono spunti di riflessione: le guerre sono necessarie ma non servono. La guerra non riesce ad essere tramandata nell'evoluzione umana come condizione crudele, il suo orrore sembra sempre scomparire nel giro di una o due generazioni. E la storia è condannnata a ripetersi nella sua violenza.

"Creating a display case to talk about war and casting a vote against it, against all wars, could easily lead towards being didactic, banal and populist. It contains questions and food for thought: wars are necessary but have no use. War cannot be handed down in human evolution as a cruel condition, its horror appears to disappear within one or two generations. And history is destined to repeat itself in its violence.
A soldier holds a firearm. I imagine medals, monuments raised to the unknown soldier, military parades with cheering crowds. in front of the soldier in the bubble, there have been and will be many like him, is a cave-woman: and just a minute earlier a black monolith appeared among hominidae fighting over a spring."


Un soldato impugna un'arma da fuoco. Immagino medaglie al valore, immagino monumenti al milite ignoto, immagino parate militari con folle plaudenti. Di fronte al soldato nella bolla, lui come altri ci son stati e ci saranno, c'è una donna delle caverne: e solo un minuto fa appariva il monolite nero tra gli ominidi che si sfidavano per una fonte d'acqua.


Soldati
 
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

G. Ungaretti



Sullo sfondo il disegno di Leonardo da Vinci raffigurante le proporzioni umane secondo i canoni antropometrici dell’architetto romano Vitruvio Pollio  del I secolo a.C., detto Uomo Vitruviano.
Il disegno è conservato alle Gallerie dell’Accademia di Venezia fin dal 1822, quando il Governo austriaco l’acquistò, insieme ad altri venticinque straordinari disegni di Leonardo, dal collezionista milanese Giuseppe Bossi, lo stesso che lo pubblicò nel 1810, dopo secoli di oblio.
Il foglio ( mm. 344 x 245, carta bianca), eseguito a Milano intorno al 1490, rappresenta uno studio di proporzioni del corpo umano inserito nel cerchio e nel quadrato, le figure geometriche ritenute perfette da Platone, disegnate però non concentriche, bensì costruite in relazione tra loro secondo i modi della Sezione Aurea. Così il centro del cerchio coincide con l’ombelico, e quello del quadrato cade all’altezza dei genitali; come questi indicano l’origine fisica, così l’ombelico rimanda a quella spirituale. Ed è proprio nell’idea geniale di raffigurare contemporaneamente le due potenzialità geometriche, tramite l’applicazione di regole matematiche produttrici di un’armonia che sconfina nella musica, che l’artista realizza una rappresentazione armonica, in una sintesi che resta insuperata. La duplice postura della figura umana, inoltre, accentua l’andamento oltremodo cinetico dell’immagine, in un gioco di mutazione continua che, unito al concetto umanistico dell’uomo come specchio dell’universo, ne fa un simbolo di perfezione classica del corpo e della mente, umana e divina, quindi del microcosmo, riflesso del cosmo intero, a misura d’uomo: un valore universale, quindi, che in quanto tale racchiude in sé un’incancellabile aspirazione al futuro che lo renderà sempre attuale.
Leonardo - Uomo vitruviano                                   Vitruvio NASA
Non a caso la  NASA lo ha scelto quale emblema  per il suo programma di esplorazioni spaziali. Un problema ancora aperto, quindi, quello dell’interpretazione di questa eterea sintesi grafica dell’armonia dell’uomo nel cosmo, non interamente appartenente né all’arte né alla scienza. “Non mi legga chi non è matematico nelli mia principi”, scrive infatti Leonardo all’inizio del Libro di Pittura (IV, f.14r), memore dell’ammonimento di Platone. Il suo approccio alla conoscenza scientifica, tuttavia, era visivo; era l’approccio del pittore, come affermava lui stesso: “La pittura abbraccia in sé tutte le forme della natura”.


Homer Vitruviano

traduzione: courtesy of  Daniel Monti

collage e assemblage, foglio di block notes, cristalli di plastica, bolla trasparente in plexiglass, giocattoli in plastica, in cornice Ikea® cm. 16x16x3, 2011
collage and assemblage, block notes paper, plastic crystals, transparent plexiglass bubble, plastic toys, in Ikea® frame 16x16x3 cm., 2011

Galleria Elena Salamon L'Arte Moderna

Nessun commento:

Posta un commento