IL PERTURBANTE
( DAS UNHEIMLICH )
THE UNCANNY
teca rammemorante
recollection display case
« Il perturbante è quella sorta di spaventoso che risale a quanto ci è noto da lungo tempo, a ciò che ci è familiare. » |
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( Sigmund Freud, Il perturbante, 1919.)
« The uncanny is that kind of frightening thing which goes back to what we have known for a long time, to what is familiar to us. » |
| (Sigmund Freud, The Uncanny, 1919.) |
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La paura è un'emozione che ci connette con la Natura, una via a scorrimento veloce, la più intima connessione col primitivo, la prova tangibile delle facoltà dei sensi affinati, l'amigdala.
Norman vive con la mamma imbalsamata al piano di sotto e le ubbedisce ancora. Uno spirito cattivo camuffato da clown mi perseguita: am I always supposed to laugh when you speak? Qualcosa di Alieno si muove nell'intercapedine delle mura domestiche. Tutto ciò nella Bassa Padana, vicino alla Casa dalle Finestre che Ridono: ovviamente nello specchio vedrete anche la vostra immagine riflessa.
Fear is an emotion connecting us with Nature, a kind of highway, the most intimate connection with that which is primitive, tangible evidence of the abilities of our refined senses, the amygdala.
Norman lives with his mother embalmed downstairs and still obeys her. An evil spirit disguised as a clown haunts me: am I supposed to laugh every time you speak? Something Alien moves inside the cavities in my domestic walls.
All this in Bassa Padana, close to The House of the Laughing Windows: obviously in the mirror you can also see your own reflected image.
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Topolino IT arriva al Bates Motel
Mickey Mouse IT arrives at the Bates Motel |
Fate una lista dei 5 film che più vi hanno spaventato. Cercate poi di individuare l'istante esatto in cui la paura fa capolino ed analizzate i contenuti delle immagini.
Make a list of the 5 films that frightened you most. Then try to identify the exact moment when fear strikes and analyze the content of the images.
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la teca vista da Clive Barker |
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Il perturbante di Sigmund Freud
su "Shining" di Stanley Kubrick, liberamente tratto dal romanzo "The Shining" di Stephen King:
..." In un'intervista rilasciata dopo l'uscita del film, Kubrick ha parlato dei riferimenti letterari che ha preso in esame con la sua co-sceneggiatrice Diane Johnson per affiancare il lavoro di adattamento sul romanzo di Stephen King. Il referente teorico principale di
Shining è un saggio breve scritto da Freud, Il Perturbante, definito dal regista "il massimo discorso fatto dalla cultura occidentale sul tema della paura".
In questo saggio Freud cerca di spiegare un particolare sentimento, quello appunto definito perturbante ("unheimlich" in lingua tedesca), studiando le cause del suo insorgere e portando alcuni esempi di situazioni perturbanti. Si tratta di una specie di sentimento spaventoso che trae origine dal suo essere novità, dal fatto che non è conosciuto, che è inconsueto: "il perturbante sarebbe [...] qualcosa in cui, per così dire, non ci si raccapezza." Freud elenca nel saggio una serie di situazioni che possono far insorgere questo sentimento, dalla ripetizione dell'uguale al motivo del sosia. Come vedremo nel prossimo paragrafo, tutti gli esempi freudiani sono presenti in
Shining: Kubrick ha utilizzato il trattato come guida tematica, come mappa dell'immaginario dell'orrore. Interessante l'osservazione di Enrico Ghezzi sulla identica duplicità del verbo inglese "to overlook", che significa tanto "controllare con lo sguardo, ispezionare, sorvegliare" quanto "lasciarsi sfuggire, tralasciare". Anche nel nome dell'hotel di
Shining si ritrova la stessa doppiezza di senso illustrata da Freud, che rende l'Overlook Hotel la personificazione stessa del perturbante.
Freud analizza inoltre l'uso linguistico della parola tedesca e nota un'ambivalenza di significato che si riflette in una particolarità in questo sentimento. Il significato della parola "heimlich" in certi contesti può assumere una connotazione che la fa coincidere con il suo contrario "unheimlich": ecco allora che
ciò che sembra confortevole e protettivo diventa, esattamente all'opposto, infido, pauroso, ingannevole. Nel vocabolario della lingua tedesca il termine "heimlich" ha infatti due significati distinti, uno nel senso di "non straniero, familiare, domestico, fidato e intimo" e un altro come "nascosto, tenuto celato in modo da non farlo sapere ad altri o da non far sapere la ragione per cui lo si intende celare". Dice Freud: "la parolina heimlich, tra le molteplici sfumature del suo significato, ne mostra anche una in cui coincide con il suo contrario unheimlich. Ciò che è heimlich diventa allora unheimlich"; e ancora "unheimlich [...] è tutto ciò che avrebbe dovuto rimanere segreto, nascosto, e invece è affiorato"; "heimlich è quindi un termine che sviluppa il suo significato in senso ambivalente, fino a coincidere in conclusione con il suo contrario unheimlich. Unheimlich è in un certo senso una variante di heimlich."
traduzione by Daniel Monti
collage e assemblage su cartoncino con interventi a tempera, specchio, Mickey Mouse® in plastica, cavo elettrico, in cornice Ikea® cm. 16x16x3, 2011
collage and assemblage on cardboard with tempera interventions, glass, plastic Mickey Mouse®, electric cable, in Ikea® frame 16x16x3 cm., 2011