Paperino Surfista

mercoledì 13 aprile 2011

Paratissima 2010

Paratissima 2010

Prossima mostra di Paperino Surfista:
THIS BOX IS VERY POP

22 aprile- 31 maggio 2011
viale Don Luigi Sturzo 45, Milano

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Memorabilia Paratissima 2010, quartiere San Salvario, Torino, 3-7 novembre 2010

sede: cinema a luci rosse.

le teche e Lucciole



Alberto, Paperino Surfista e Lucciole

preparando l'installazione

pausa sigaretta

 
Alberto in vetrina


con Raffaele, fotografo


 


lunedì 11 aprile 2011

Do women masturbate?, teca rammemorante - recollection display case

DO WOMEN MASTURBATE?
teca rammemorante
recollection display case

" Ma hai vergogna di me se ti mostro il mio desiderio? se ti confesso di aver voglia di strofinare la mia guancia sulla tua schiena nuda all'altezza delle scapole? Ho voglia di annusarti dove la tua pelle si inarca, dove si annidano i tuoi odori più sinceri: ho voglia di socchiudere gli occhi e inalarti a pieni polmoni, sollevare il capo per memorizzare il tuo odore come fanno gli animali e poi rificcarci il naso dentro perchè trovo le tue fessure, profumate di te, inebrianti. Cresce il mio desiderio quando, tornando a trovarti, rinnovo la memoria dei tuoi odori."
( T.F.F.)
" Do you feel embarassed for me if I show you my desire? if I admit I have the sudden urge to rub my cheek on your naked back to your scapular level? I want to smell your boby where your skin arches, where your most genuine scents nest: I have the desire to close a little my eyes and to breathe you in deeply, lift my head up to memorize your odour like animals do and then plunge again into because I consider your holes, smelling of you, intoxicating. My desire grows every time that, visiting you again, I update the memory of your scents."
(T.F.F.)
little bunny says "NO"


le donne non hanno desiderio...
women don't feel the desire...


il Minotauro arriva anche qui...

le petit dejeuner sur l'herbe
Collezione Privata, Torino - Private Collection, Italy

Collage e assemblage, ritagli da riviste, Cenerentola in plastica, coniglietto mobile in plastica, panno, cornice in legno 20x15x10, 2011
Collage and assemblage, newspaper scraps, plastic Cinderella, little plastic moving bunny, cloth, wooden frame 20x15x10, 2011

domenica 3 aprile 2011

Come si acquista un orologio - How to buy a watch, teca rammemorante - recollection display case

COME SI ACQUISTA UN OROLOGIO

HOW TO BUY A WATCH
teca rammemorante
recollection display case

Una pagina sgualcita di rivista in cui si dispensano consigli sull’acquisto di un oggetto utile che può anche diventare un indicatore del tenore di vita e della classe sociale di appartenenza. Un uomo avanza tra onde e  flutti costituiti da rotoli di banconote: sullo sfondo la statua del fiume, come se lui cercasse di avanzare sulle sponde di un fiume di denaro. Denaro che gli serve anche a comprarsi un orologio di lusso, denaro che ad altri serve a concedersi dei vizi (“Le foto piccanti del nuovo ministro”) che vorrebbe restassero privati, denaro che serve ormai per quasi ogni cosa. Ma al centro della teca c’è la cassa di un orologio, vuota, non segna più il tempo, attraverso quell’oblò non si legge più nulla.

 An old wrinkled page from a men's magazine, where  advice is given on how to make a purchase for a useful object that can also be elected as a status symbol. A man gets ahead at the mercy of  banknotes rolls waves: in the background the statue of a river, the flood of money in which he tries to make his own way. Money used for buying a luxury watch, money helpful to enjoy secret private vices ( "The hot pictures of the Prime Minister"), money for everything ! But in the middle of the display case there is a  wristwatch case, an empty one, it doesn't mark time anymore, through that glass you can't read anymore. 


racconto di Enrica Borla, little tale by Enrica Borla:

Ho ottemperato a tutti i miei doveri di uomo e indosso una camicia di seta fatta su misura. Cammino sicuro sotto i portici e prendo l'aperitivo al caffè San Carlo, uscito dalla palestra situata nel centro cittadino. Il mio appartamento dista solo a dieci minuti a piedi e mi sento proprio bene. Ho conosciuto  mia moglie all'università: in seguito lei ha rinunciato alla carriera per seguire i nostri due figli. Sono soddisfatto della mia vita e non mi manca nulla.

I’ve complied with all my duties as a man and wear a silk made-to-measure shirt. I walk self-assuredly under the porticoes in the city centre to enjoy an aperitivo at the Café San Carlo after my visit to the gym. My flat is only a ten-minute stroll away and I feel good. I met my wife while we were at university: later, she gave up her career to bring up our two children. I’m content with my life and have everything I need.


So di essere un bell'uomo e non mi mancherebbero occasioni per trastulli extra-coniugali, specialmente tra le colleghe di lavoro. Solo che ho deciso che non mi cerco rogne, anche perchè in giro ci sono tante signorine disperate e io non so bene come reagirebbero: potrebbero accampare pretese che metterebbero a repentaglio la mia tranquillità famigliare. D'altro canto, a ben pensarci, con mia moglie condivido molti interessi e lavoro nell'agenzia di mio suocero: sarebbe un bel colpo di testa giocarmi i privilegi ottenuti con qualche concessione carnale! Ho i piedi per terra e la testa sul collo. C'è una collega a dire il vero, una mia vecchia compagna dei tempi degli studi, con cui gioco un pò: anche lei è sposata e ogni tanto ci faccio il cascamorto mentre lei ride, complice, compiaciuta. Ma è un giochetto in cui non si paga pegno, molto facile, poichè anche lei è sposata e ogni tanto si fa palpare le natiche e usiamo giocare verbalmente coi doppisensi. Tutto qui, non mi spingo oltre perchè, come vi ho detto prima, ho la testa sul collo.

I’m a good-looking man, with all the opportunities I could wish for to play around in extra-marital affairs, especially with the ladies at work. It’s just that I’ve decided I’m not going to go looking for trouble, also because there are plenty of desperate girls around and I’m not too sure quite how they would react: they might start making demands that would jeopardise my comfortable family arrangements. Besides, come to think of it, I share the same interests as my wife, and I work in my father-in-law’s agency: it would be crazy to risk all the privileges I’ve managed to build up just for the sake of some quickie on the side! I keep my feet on the ground and my head on my shoulders. Actually, there is one colleague of mine, an old friend from my student days, who I mess around with at work: she’s married too, and sometimes I pretend I’m madly in love with her, and it makes her laugh, she’s happy to play along. But it’s just a game, and nobody gets hurt, all easy-going, since she has a husband, but every now and then she lets me fondle her buttocks and we make a few jokes with double entendres. That’s all, I don’t go any further because, as I told you earlier, I keep my head on my shoulders.


Ho una vera e propria passione per gli orologi, passione che mi ha trasmesso mio padre notaio:  è una sorta di tradizione di famiglia ormai oserei dire. Ne ho una collezione e posso ormai cambiarne uno alla settimana.

My interest in watches is nothing less than a passion, inherited from my father who was a notary: I dare say it’s become a sort of family tradition now. I have quite a collection, enough to change the one I’m wearing every week.



Arrivo a casa la sera per l'ora di cena e incrocio la colf che se ne sta andando: mia moglie da sola con i due figli e l'appartamento non ce la fa da sola a fare tutto e la signora che le dà una mano, che è stata di recente regolarmente messa a posto coi libretti, lascia sempre qualcosa di pronto anche per la cena ( cucina benissimo, ammetto ). Mangio con la mia famiglia e dopo cena la mia consorte si occuppa di mettere a letto i bambini, che non dimentico mai di baciare sulla fronte, e io mi servo una China, dando un'occhiata alla posta che mi ha consegnato il custode dello stabile, e guardo lontano sulla collina. Una delle mie ambizioni è, un domani, poter acquistare una casa in pre-collina con un giardino.

In the evening I arrive home in time for dinner and cross paths with the domestic help as she’s leaving. What with the two kids and the flat, my wife can’t manage everything on her own and the lady who comes in to give her a hand, who we’ve just fixed up with all the paperwork for her health insurance and pension plan, always leaves something ready for dinner (she’s a really good cook too, I must admit). I have dinner with the family and afterwards my wife takes care of putting the kids to bed (I always make sure I remember to give them a peck on the forehead), while I pour myself a China liqueur, take a look at the post which the porter of the apartment block has handed to me as I come in, and gaze across towards the hills. One of my ambitions is, one day, to be able to buy a house with a garden on the hillside overlooking town.




Ho 39 anni e inizio ad avere qualche accenno di capelli bianchi sulle tempie. Non mi occupo di cosa c'è là fuori, guardo solo la mia auto parcheggiata nel controviale. Questo fine settimana andremo in montagna.

I’m 39 years old and beginning to show the first signs of a few grey hairs on my forehead. I’m not interested in what’s going on out there, I just look at my car parked down in the street. This weekend we’ll be going to the mountains.


annegando nelle banconote
sinking in the banknotes

traduzione by Marmaduke

courtesy of: Caterina Musso, Michele Forneris

Collezione privata, Torino - Private Collection, Italy
Collage e assemblage, cassa di orologio, miniatura in plastica, rial ( banconote iraniane) a striscioline, sterline libanesi in striscioline, in cornice Ikea® cm. 16x16x3, 2011
Collage and assemblage, wristwatch case, plastic miniature, rial (Iranian banknotes) in little strips, Lebanon pounds in little strips, in Ikea® frame 16x16x3 cm., 2011

venerdì 1 aprile 2011

Nessuno lo fa meglio- Nobody does it better, teca rammemorante - recollection display case

NESSUNO LO FA MEGLIO

NOBODY DOES IT BETTER
teca rammemorante
recollection display case


La violenta carica espressionista di Bacon serve per sottolineare la violenza con cui il catechismo forgia le menti. Già Velàsquez rese un ritratto oscuro, sorgente dal conformismo del colore, di Innocenzo X: innocente di cosa in quei tempi oscuri come gli odierni? Bacon lo liquefà nell'oscurità nel momento in cui viene ghermito dalle fiamme dell'inferno, richiamando la forma del quarto di bue di Rembrandt. Il tulle è la grata attraverso cui, nel confessionale, rendiamo conto delle nostre colpe: chi c'è dietro la grata? La cosa più importante è la scimmietta che "non parla". Tacere, censurare, nascondere, occultare, recensire, omettere: ma intanto quegli insegnamenti si sono cristallizzato nell'anima, costituiscono il fondamento della mia morale.

Francis Bacon "Studio di ritratto di Innocenzo X" 1953
Diego Rodriguez de Silvay Velàsquez, "Ritratto di Innocenzo X", 1650
Francis Bacon's violent expressive charge is used to underline the violence with whom the catechism moulds minds. Velàsquez already gave to us an obscure portrait, coming out from the conformity of the colour, of Innocenzo X, the Pope: innocent of what, nowadays as in that ancient obscure times? Bacon liquefies him in the darkness, at themoment in which he's seized by the flames of Hell, recalling Rembrandt's beef. The tulle cloth is the grid by which, in the confessional, we declare our sins: who stares behind the grid? The most important symbol is the little monkey that "does not speak". To keep silent about, to censor, to hide, to conceal, to review, to omit: meanwhile those teachings are crystallized in the soul, being my moral's foundation.


Rembrandt Harmenszoon Van Rijn "Bue macellato" 1655
Andai a scuola dalle Suore Minime di Nostra Signora del Suffragio, per quasi dieci anni, compreso il doposcuola. Questo implicava, oltre alla sicurezza che dava alla mia famiglia, recarsi a messa una volta alla settimana, cantare e confessarsi. Da un certo momento in poi potei confessarmi.
 L'austero confessionale si trovava in una navata laterale della chiesa, costruita nel 1866 in stile neo romanico dal Beato fondatore. Silenzio e bisbigli, con fasci di luce pomeridiana che entravano lateralmente dal lato dei giardini attraverso le vetrate colorate in cui galleggiava il pulviscolo che odorava di cera d'api utilizzata per lucidare i banchi di legno. Ogni tanto giungevano all'interno i rintocchi della campana, da quel campanile che è il terzo edificio più alto della mia città e che dicono oscilli quando il vento è forte.
Le sorelle ci facevano entrare in chiesa a piccoli gruppi e noi bambine ci inginocchiavamo , incrovamo le manine e chiudevamo gli occhi chinando il capo poichè avremmo di lì a poco confessato i nostri peccati e necessitavamo di concentrazione e meditazione, in atteggiamento di umiltà. Io non sapevo mai cosa dire, non avevo in mente esattamente il significato di "peccato": passavo quindi il tempo a inventare peccati e sforzarmi di considerare un peccato da confessare qualsiasi stupidaggine infantile.
 Ero da piccola un individuo solitario, non dispettoso, amante degli animali, con una certa voracità che però non era mai ostacolata dai miei famigliari, non facevo dispetti, non amavo gli scherzi cattivi, non rubavo una matita colorata alla compagna di banco nè una bambola se giocavo con qualcun altra: si inizia così ad inventare frottole e trovarle la cosa più naturale, piccole innocue bugie per cavarsela, per non fare scena muta davanti al confessore. Io una volta ci provai a dirgli la verità, gli dissi che non avevo peccato: mi fu risposto che ciò era impossibile, almeno perchè tutti nasciamo con la macchia del peccato originale. Poi mi chiese se soffrissi mai per le pene che si addossò Gesù Cristo e quando risposi con sincerità mi venne detto che non ero una buona cristiana e che era un peccato ben più grave, poichè Dio aveva sacrificato suo figlio anche per la mia salvezza. Ma da cosa o chi dovevo essere salvata?

I grew up by the Suore Minime di Nostra Signora del Suffragio Our Suffrage Lady's Minimum Nuns,  for almost ten year, also attending the post school. This meant, a part for the sense of protection that was given to my family, that you had to go to mass once a week, sing in the church choir and to confess. After I was 7 years old I was admitted to the holy confession.
The severe confessional was placed in a lateral church aisle, that was built in 1866 in neo Romanesque style by the Blessed Founding father. Silence and whispers, with afternoon's light beams penetrating by the sided gardens through the coluored stained glass windows where the dust had bees wax smelling . This product was used to wax the wooden pews. Sometimes the tolls hitted the church's interior, coming from that bell tower that is known to be the third highest building of my native town. They also use to say that it swings when the wind is very powerful.
The nuns let us enter the church in small groups and we, female children, had to kneel down, keeping our fingers crossed and our eyes  closed, bowing our heads because, in a few minutes, we were supposed to confess our sins so we were in need of concentration and meditation time, with a humbleness attitude. I did not knew what to say, I did not understood what exactly the meaning of "sin" was: thus I usually spent my time making it all up, forcing myself to consider as a sin every childish trifle.
I was a lonely child, I wasn't a naughty girl, I've always loved animals, I was a voracious one not obstucted by my parents, I didn't play tricks to anyone, I didn't like bad jokes, I've never stealed a coluored pencil to my classmate, neithwer a doll when I was playing with a playmate: so I've started to fib and think this was the most natural thing to do to survive, little innocent lies to be rescued, not to be silent in front of the confessor. Once I tried to tell him the truth, I tried to tell him I had no sins to confess: the priest answered  me that this was impossible, because we are all born in the original sin, at least! Then he asked me if I ever suffered the sorrows that our Lord Jesus had suffered for us: I told him the truth and so he told me that I wasn't a good Christian and that I was even a worst sinner, because God had sacrified his son also for my salvation. But from what or who I was supposed to be saved from?

non parlo - I don't speak

Quando, dopo minuti in ginocchio, arrivava il mio turno, mi alzavo brevemente e tornavo ad inginocchiarmi a lato del confessionale. La grata era di ottone bucherellato ed i buchi erano disposti a forma di croce. Al di là c'era un uomo di una certa età, con voce monotona, che però io non potevo vedere: ascoltavo la sua voce dal tono virile, sentivo il suo respiro pesante, annusavo il suo odore, capivo dallo scricchiolio del legno quando si spostava, ma non potevo vederlo. Lui invece poteva vedermi, tanto che ogni volta che giravo il capo distratta da un rumore nella navata mi redarguiva e mi diceva di chinare di nuovo il capo in atto di sottomissione a Dio. Se proprio non era soddisfatto delle stupidaggini che mi ero inventata apposta per lui mi suggeriva peccati: "Hai mancato di rispetto alla mamma?", "Volevi il portapenne della tua compagna di classe?", "Ti sei distratta durante l'ultima messa?", e così via, finchè qualcosa non veniva fuori e, che io ricordi, non mi sono mai alzata dalla confessione senza dover fare ammenda e penitenza, senza dover dire delle preghiere affinchè Dio non mi assolvesse dai miei peccati da bambina.

When, after several minutes on my knees, my turn came, I stood up for a while and then I kneeled again by the confessional. The grid was brass made, drilled, and the holes were cross arranged. Beyond the openings seated an aged man,  whom I wasn't able to see, with a dull voice: I listened to his masculine timbre, I was capable to feel his heavy breath, to smell his scent, I perceived his moves by the creak of the wooden seat, but I couldn't look at him. Instead, he was perfectly in the position to keep an eye on me, so much that every time I was turning my head distracted by a sound in the aisle, he reproached me and prescribed me to bow my head again as an act of submission to God. If he was not satiated by the poppycocks I was inventing for his satisfaction, he was the first to suggest a few sins: "Did you show disrespect towards your mother?", "Did you desire your classmate pencil case?", "Did you divert your attention during the last mass?", and so on, until something came out and, as far as I can remember, I had never stood up without making amend and doing penances, without praying for  God to absolve me from my terrible childish sins.


Francis Bacon "Head - Studio dal ritratto di Innocenzo X di Velàzquez, 1605" 1953
 
Mi chiedo tuttora cosa mi resti di quell'allenamento agonistico alla colpevolezza, mi chiedo tuttora perchè quel Dio ambisca a fare il giudice di gara, il castigamatti, e ho creduto a lungo che la chiesa cattolica avesse l'esclusiva di Dio. Ma nel mio animo alcuni automatismi si sono incastonati per sempre.
Ho sempre dei brividi quando ricordo le parole del rituale dell'eucaristia, passione e morte: mangiare la sua carne e bere il suo sangue. Un giorno in gran segreto provai a masticare l'ostia, temendo che avrei sentito il sapore del sangue nella mia bocca: avevo nove anni. E quando iniziai a crescere osservavo con attenzione morbosa il corpo sul crocefisso: lo scavo delle clavicole, le gocce di sangue su un viso ceruleo, quei piedi lunghi e bianchi fermati da un solo chiodo, la cresta iliaca dei lombi coperti da un panno che tende a scivolare giù, gli occhi socchiusi nel dolore dell'agonia. Quello stesso corpo magro accasciato senza vita tra le braccia di una donna dalle guance rosee e tornite, avvolta in morbidi panni e circondata da un mantello caldo: lo Stabat Mater che era posto in una nicchia della chiesa.

Nowadays I often ask to myself wat remains of that agonistic training to guilt, now I ask myself what kind of God aspires to be the sport judge, the martinet, and I've supposed for a long time  that the Catholic Church had the sole agency for God. But in my soul some automatism are setted forever.
I've always got chills when I recall the Eucharistic ritual words, passion and death: to eat his flesh and drink his blood. One day in secret I dared to chew the holy host, being afraid of tasting the blood flavour in my mouth: I was 9 years old. And when I grew up I began to examine morbidly that corpse on the crucifix: the collar bones hollow, the blood drops on that cerulean face, those white long feet hold by a single iron nail, the iliac crest of the hips covered by a linen that approached to slide down, the eyes half-closed in the sorrow of agony. The same slim body  dejected  lifeless hugged by a woman with rosy and rounded cheeks, wrapped in soft clothes and surrounded by a warm cloak: the Stabat Mater that was placed in a church's niche.



Collage e assemblage, ritaglio di giornale, cristalli di plastica viola, tulle in stoffa viola, scimmietta in ceramica, in cornice Ikea® cm. 16x16x3,  2011
Collage and assemblage, magazine scrap, violet plastic crystals, violet tulle cloth, pottery little monkey, in Ikea® frame 16x16x3 cm.,  2011