Paperino Surfista

venerdì 28 ottobre 2011

Paratissima 2011, quartiere di San Salvario, Torino 2-6 novembre 2011

PARATISSIMA 2011
San Salvario, Torino

2/6 novembre 2011


Paperino Surfista partecipa a Paratissima 2011
esponendo con  Lucciole 
in uno spazio denominato "Il Laboratorio Chimico di Pino",
sito in via Principe Tommaso 21/a, quasi angolo via Silvio Pellico.


Nei primi due giorni l'orario sarà il seguente:

mercoledì 2 novembre: 16:30 - 24:00
giovedì 3 novembre: 12:00/14:00 - 17:00-24:00
venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 novembre...andremo solo a casa a dormire poi ci trovate lì!

E si sa, le papere non stanno mai col becco asciutto!!!!!
Un GRAZIE particolare, un GRAZIE enorme va a Pino che ci ha offerto il suo spazio incondizionatamente!
E un altro ringraziamento alla zia Irma che ha fornito materiale resistente e a Michele F. che ha curato l'allestimento con noi.




mercoledì 26 ottobre 2011

Psicopompa - Psycho blow job, teca rammemorante - recollection display case

PSICOPOMPA
PSYCO BLOW JOB
teca rammemorante
recollection display case
(English below)

Il tema della compulsione e del mutamento, della modificazione fisica. La rana simboleggia la metamorfosi, la tenacia e la persistenza per agire e creare la mutazione. La fissazione per il corpo è l'oppio contemporaneo dei popoli. Che milioni di persone pensino ossessivamente al proprio ombelico è funzionale alla conservazione del sistema. Il narcisismo è necessario al consumismo e il corpo è politica. Le nostre percezioni del corpo sono cariche di significato sociale: l'idea di bello, di sano, di normale, deriva da un gusto che è prodotto culturalmente. La struttura sociale e le concezioni del corpo interagiscono tra di loro, categorizzazioni centrali della cultura in cui si formano. Ci si riferisce al corpo come ad un testo, una superficie dove rimangono impresse apparenze, gerarchie, orientamenti: si tratta di una forma simbolica potente, una metafora che può anche esprimere e rendere evidenti i disagi di una cultura.
E molti strati di significato culturale si sono cristallizzati in un disturbo, alimentare e culturale e della percezione di sé.
Un corpo che diventa progetto e pratica privata, in cui la pelle diventa un'inesauribile risorsa per fabbricare l'identità.






.
The topics are those of compulsion and mutation, of physical modification. The frog symbolizes metamorphosis, stoutness and persistency in an action aimed at the creation of a mutation. The obsession for the body is the current opium of the masses. It is useful to maintain the Establishment that millions of people think compulsively of their navel. Narcissism is necessary to the consumption of goods and the body is politics. The perception of our body is burdened by social meanings: the ideas of beauty, health, and normality proceed from a culturally produced/induced trend. Society's structure and body design interact, central and inner categorisations peculiar to the culture in which they are forged. We refer to the body as if it were a text, a surface where appearence/look, hierarchy, tendencies get engraved: it has to do with a powerful symbolic form, a metaphor that may also manifest and express a culture's plain unease.
 Therefore many different cultural meanings/information assume the crystalline form of a disease: compulsive eating, cultural discomfort, twisted sense of self.
The body becomes project and private practice: the skin turns into an endless resource to built an identity.

foto di Jibril Omarmuse


"Le rane",(in greco antico Βάτραχοι, Bátrachoi)  commedia di Aristofane,  è una parodia della decadenza dell'Atene dell'epoca (fu rappresentate per la prima volta nel 405 a.C.).
Lo psicopompo è una figura che svolge la funzione di accompagnare le anime dei morti nell'oltretomba: deriva dal greco ψυχοπομπóς, da psyche (anima) e pompós (colui che manda). Lo psicopompo non è  una divinità in senso proprio, poiché non giudica gli uomini ma si limita a traghettarli nel mondo ultraterreno.


courtesy of: Rosy Marrano, zia Irma - aunt Irma
traduzione di: Daniel Monti




assemblage, gomma, fiale in vetro, base in terracotta, sangue, statuina di porcellana, in cornice di legno cm. 12,5x40x13, 2011
assemblage, rubber, blood, earthenware pedestal, china statue,in wooden frame 12,5x40x13 cm., 2011

Bibliografia:
D. Le Breton, "La pelle e la traccia. Le ferite del sé", 2005
A. Giddens, "Modernity and Self Identity. Self and Society in the Late Modern Age", 1991
M. Mac Sween, " Corpi anoressici", 1999
P. Bourdieu, "La distinzione. Critica sociale al gusto", 1983
L. Stagi, "La società bulimica. Le trasformazioni simboliche del corpo tra edonismo ed autocontrollo", 2002
L. Stagi, "Anticorpi", 2008


sabato 22 ottobre 2011

Lezioni di disordine - Disarray lessons, teca induista - Hindu display case

LEZIONI DI DISORDINE

DISARRAY LESSONS
teca induista
Hindu display case

Lezioni di disordine mentre aspettiamo il kali yuga*.
Disarray lessons while we're waiting for the kali yuga*.
Il caos è sempre all'opera.
Chaos is always at work.

*Secondo l'interpretazione della maggior parte delle Sacre Scritture induiste, tra cui i Veda, il Kali Yuga (lett. Kàli=nero, Yuga=era; corrispondente nei miti greci all'età del ferro), è l'ultimo dei quattro Yuga; si tratta di un'era oscura, caratterizzata da numerosi conflitti e da una diffusa ignoranza spirituale.
Il Kali Yuga è l'ultimo dei quattro Yuga, e alla sua fine il mondo ricomincerà con un nuovo Satya Yuga(o Età dell'oro); questo implica la fine del mondo così come lo conosciamo (più di ciò che accadde alla fine degli altri Yuga, perché la storia cadrà nell'oblio) e il ritorno della Terra ad un paradiso terrestre.
*Kali Yuga (Devanāgarī: कलियुग [kəli juɡə], lit. "age of (the male demon) Kali", or "age of vice") is the last of the four stages that the world goes through as part of the cycle of yugas described in the Indian scriptures.
Most interpreters of Hindu scriptures believe that earth is currently in Kali Yuga. Hindus believe that human civilization degenerates spiritually during the Kali Yuga, which is referred to as the Dark Age because in it people are as far removed as possible from God.


lezioni di disordine ai giardinetti
assemblage, rametti di legno, angioletti in ceramica, Titti® in plastica, in cornice di legno cm.18x32x10, 2011
assemblage, twigs and sticks, pottery little angels, plastic Tweety®, in wooden frame 18x32x10 cm., 2011

giovedì 20 ottobre 2011

Il sussidiario - The textbook, teca nostalgica - nostalgia display case

IL SUSSIDIARIO

THE TEXTBOOK
teca nostalgica
nostalgia display case

I giorni dell'infanzia e della scuola dell'obbligo fino alla prima liceo. Ampli pomeriggi passati a studiare ascoltando la radio o il giradischi, mentre qualcuno in cucina prepara la merenda e poi la cena: le prime suggestioni e l'amore per lo studio, un mondo in cui rifugiarsi,  in un guazzabuglio mentale in cui biologia, geografia, storia, storia dell'arte,  fisica, chimica, latino, filosofia, inglese e francese, educazione tecnica si fondono nella mente.
The chilhood days and the days of primary school until the first year of the secondary one. Extended afternoons spent in studies listening to the radio or the records player, while someone in the kitchen below was preparing the snack and then cooking the dinner: the first suggestions and the devotion for the studies, a world apart in your mind where you can take refuge, in a mental mishmash in which biology, geography, history, history of arts, physics, chemistry, latin, philosophy, languages, and technique education blend in our minds.


la mamma cuce un vestitino nuovo nella stanza accanto
mummy was a tailor, she sew my new blue jeans


" Hai il gusto dell'etnologa:)) Cataloghi sublimamente... In questo caso si tratta di un vissuto "personale"( ma che è universalmente condivisibile: è l'età degli umori cangianti,degli slanci eccessivi,degli sc@zzi) che parla attraverso il "senso" degli oggetti: all'interno di queste teche dell'immaginario l'impossibile prende forma-la eterogeneità delle cose del mondo convivono e dialogano perchè in realtà pregne,un'esistenza le ha "contaminate":un "significato" ci accoglie e dà la stura al senso.Se c'è un istanza suprema è quella di dare il filo alla casualità dell'esistenza .Complimenti!"
G. Ferlazzo




la notte delle matire spezzate, leggendo Topolino, telefonando alla compagna di scuola
noche de los lapices, reading Mickey Mouse, calling a school mate

Heidegger, i fiori sul balcone, i Beatles di sottofondo
Heidegger, flowers on the balcony, listening to the Beatles



sognando Londra
dreaming of London

collage e assemblage, in cornice di legno cm.51x31x4,5, 2011
collage and assemblage, in wooden frame 51x31x4,5 cm., 2011


giovedì 13 ottobre 2011

In compagnia dei lupi - The Company of Wolves, teca rammemorante - recollection display case

IN COMPAGNIA DEI LUPI

THE COMPANY OF WOLVES
teca rammemorante
teca rammemorante
( English below)
Nel 1984, in inverno, andai una sera in un cinema del centro cittadino al secondo spettacolo: le luci della sala si spensero. E il mio inconscio iniziò a dialogare, abolendo il tempo soggettivo ed il tempo storico. Ammetto che la donna che corre coi lupi mi commuove tuttora fino alle lacrime.
La bambola rotta rappresenta il nostro distacco dall'infanzia, un distacco traumatico: poggiata su un piedistallo da cui non può muoversi, anche perchè priva di gambe, indica che anche solo una parte di quella spontaneità non è stato possible portarla con noi crescendo. Una creatura totemica si avvicina a quello che eravamo, il lupo cerca delicatamente col suo muso di scouterci, ci lecca la mano per farci tornare a ciò a cui eravamo legati, al nostro intimo legame con la Natura, per farci ritrovare la bellezza di una vita selvaggia.

1984, wintertime. One evening I went to a cinema downtown for the late show: the movie theater lights turned off. My unconscious began to have a dialogue with itself, cutting out subjective time and historical time. I do ammit that the woman who runs with the wolves still moves me to tears.
The broken doll depicts our distance from childhood, a traumatic detachment: resting on a solid pedestal from whom it cannot be taken away ( because the doll has no more legs ), it indicates that not even a little part of a child's naturalness has been taken with us while we were growing and become adults. A totemic creature comes near, comes to what we used to be. The wolf gently tries with his muzzle to rouse us, lapping our hand to get in touch with what we were, to what we were deeply linked, our inner bond with Nature, with the purpose to recover our wild life.


Cappuccetto Rosso e il lupo.
Little Red Riding Hood and the wolf.

E' facile entrare in questa teca se:  si ha ascoltato da piccoli la fiaba di Perrault intitolata "Cappuccetto Rosso", si è letto il libro "La camera di sangue" di Angela Carter, 1979, si è visto il film "In compagnia dei lupi" di Neil Jordan, 1984, si è letto il saggio "Donne che corrono coi lupi" di Clarissa Pinkola Estés, 1992. Questa teca è una poesia dedicata a tutte le donne che continuano sole a correre coi lupi.

It's easy to get into this display case if: you've listened to the Perrault's tale "Little red riding hood" in chilhood, you've read Angela Carter's book "The bloody chambers and other stories" (1979), you've seen Neil Jordan's movie "The company of wolves" (1984), you've read Clarissa Pinkola Estés' essay "Women that run with wolves" (1992).
This display case is a poem dedicated to all women that continue in loneliness to run with wolves.



"Oggi B-cult d’annata con la fiaba dark datata 1984 In compagnia dei lupi del regista inglese Neil Jordan, viaggio onirico attraverso la sessualità adolescenziale virata al femminile e filtrata attraverso gli stilemi del racconto gotico e il mito della licantropia con l’aggiunta di suggestioni  in chiave horror dalla fiaba di Perrault Cappuccetto Rosso.
Il racconto esordisce con una ragazza intenta ad ascoltare i racconti/ammonimenti di sua nonna che attraverso alcune storie cerca di trasmettere alla nipote, reduce dalla tragica e violenta perdita della sorella sbranata da un branco di lupi, lezioni di vita per sopravvivere al lupo celato in diverse e insospettabili vesti, tutte egualmente insidiose.
Il film di Jordan è tratto da un racconto della scrittrice britannica Angela Carter e miscela elementi dal libro La camera di sangue e dal suo successivo adattamento radiofonico La compagnia dei lupi. La Carter collaborò con Jordan alla stesura della sceneggiatura, questo è il secondo film del regista inglese che aveva esordito due anni prima con il dramma Angel.
Nel cast del film compare nel ruolo della nonna l’attrice Angela Lansbury nota al grande pubblico per la serie televisiva La signora in giallo e Stephen Rea che nel 1993 sarà protagonista de La moglie del soldato sempre diretto da Jordan, ruolo che gli varrà una nomination agli Oscar comer miglior attore protagonista."

"The Company of Wolves is a 1984 gothic fantasy-horror film directed by Neil Jordan, and starring Sarah Patterson and Angela Lansbury.
The film is based on the werewolf story of the same name in Angela Carter's short story collection The Bloody Chamber. Carter herself co-wrote the screenplay with director Neil Jordan, based on her own short story and her earlier adaptation of "The Company of Wolves" for radio.
Carter's first draft of the screenplay, which contains some differences from the finished film, has been published in her anthology The Curious Room (1996).
The Company of Wolves was filmed in Shepperton Studios in England. The film's cast was primarily made up of British actors. Sarah Patterson made her screen debut, despite being much younger than the kind of actress the casting director had been looking for, and likely too young to understand some of the film's more adult concepts. Her youth also meant having to make special arrangements with her school in order for her to be away for nine weeks while shooting took place. Northern Irish actor Stephen Rea had already worked with director Neil Jordan in Angel and would later work with him again in The Crying Game, Interview with the Vampire: The Vampire Chronicles, and Breakfast on Pluto, amongst others.
Jordan worked for several weeks in pre-production with artist filmmakers Nichola Bruce and Michael Coulson to create hundreds of detailed storyboard drawings. Also involved with production was art director/production designer Anton Furst who would later go on to work on Tim Burton's Batman. The film's visuals were of particular importance, as Jordan explains:
The visual design was an integral part of the script. It was written and imagined with a heightened sense of reality in mind.
In the DVD commentary, Jordan notes the difficulty of having to create the look of the film on a limited budget, having to create a fairytale forest out of essentially "twelve trees." He nevertheless succeeded in creating a sunless, mystical, wondrous and claustrophobic setting saturated with fantastic elements and symbols.
The script calls for a great number of wolves to appear. Due to budgetary constraints and other factors such as cast safety, most of the 'wolves' shown in the film are in fact evidently Belgian Shepherd Dogs, mainly Terveurens and Groenendals, whose fur was specially dyed. In the DVD commentary for the film, Jordan notes the bravery of young star Sarah Patterson when acting amongst the genuine wolves. Using particular light angles, the eyes of both real and "shepherd" wolves are made to glow dramatically in the film.
Jordan notes how Carter was "thrilled with the process" of making a film, as she "had never really been involved with one." After the film, Jordan and Carter looked for other projects which they could work on together. However, no others came to fruition, partly because of Carter's later illness. According to Jordan, he and Carter discussed a possible adaptation of Vampirella, Carter's radio play which served as the original version of her short story "The Lady of the House of Love" from The Bloody Chamber. "




Grazie a las lobas♥: Roberta, con cui vidi il film,e Fernanda, che mi regalò il libro di Angela Carter, affinchè continuino a correre coi lupi!
Thanks to las lobas♥: Roberta, with whom I saw the movie, and Fernanda, that gave my Angela Carter's book, so that they keep on running with the wolves!

Courtesy of: zia Irma ( aunt Irma), Angela Carter, Neil Jordan, Clarissa Pinkola Estés.

Assemblage, lupo in miniatura Schleich® D-73508, in cornice di legno cm.21x29x6,5, 2011
Assemblage, miniature wolf Scleich® D- 73508, in wooden frame cm.21x29x6,5, 2011

lunedì 10 ottobre 2011

Meanwhile we were shining, teca rammemorante - recollection display case

MEANWHILE WE WERE SHINING
teca rammemorante
recollection display case

( English below)
 E nel frattempo noi stavamo splendendo. Nel bianco della luce che copre l'Oscuro, a dispetto di tutto, noi splendiamo, siamo leggeri funanboli sui fili e reggiamo palloncini colorati nelle nostre mani. Un altro Paperino Surfista, una teca amara ma gioiosa, luminosa e consapevole della sua fragilità. Appesi ad un filo. Abbiamo lo shining.

And meanwhile we were shining. In the white light that covers up the Obscure, in despite of all, we shine, we are like light tightrope walkers and we hold  coloured balloons in our hands. Another Donald Duck the surfer surfing, a bitter but joyful display case, luminous and aware of its fragility. Hanging by a thread.
We've got the shining.


La base della teca è una creazione dell'artista svizzera Sasa Noel, conosciuta durante un worshop in Italia. La ammiro molto.* la frase è mia e la scritta contiene un errore grammaticale che resta un mistero: una distrazione di  Sasa o qualcosa di voluto?
The foundation of this display case is a creation of the Swiss artist Sasa Noel, who I've met in a workshop in Italy. i admire her so much. * the words are mine and the script contains an error that is a mistery: Sasa's distraction or something she wanted to be written like that?


courtesy of: Sasa Noel, Zurich, CH
Collezione privata, Private Collection, Torino, Italy

assemblage, corda gialla, miniature Preiser® Ballonverkauf 24659, tempera, in cornice di legno cm. 20x20x6, 2011
assemblage, yellow rope, Preiser® miniatures Selling Balloons 24659, tempera painting, in wooden frame 20x20x6 cm., 2011