Paperino Surfista

lunedì 26 settembre 2011

surfando in avanti

L'esposizione al Porto Ribeca di via Tarino 2, Torino, proseguirà fino a dicembre.
Ci sarà un'interruzione nelle prime due settimane di ottobre per far spazio ad una mostra fotografica sul rugby.







Intanto altre teche prendono forma.

lunedì 12 settembre 2011

In cerca di Mr. Goodbar - Looking for Mr. Goodbar , teca rammemorante, recollection display case

IN CERCA DI MR. GOODBAR

LOOKING FOR MR. GOODBAR
teca rammemorante
recollection display case


Nel 1975 negli USA fu pubblicato il romanzo "Looking for Mr. Goodbar", scritto da Judith Rossner, a sua volta ispirato dai reportage di Lucy Fosburgh apparsi sul New York Times circa la morte dell'insegnante di una scuola cattolica, Roseann Quinn, trovata uccisa nel 1973. Da questa storia personale, la giornalista trasse i suoi articoli, da cui la scrittrice trasse il suo romanzo, da cui il regista Richard Brooks trasse l'omonimo film che uscì nel 1977, con una splendida e pulitissima Diane Keaton.

Follow the link below for the story:

Una scatola cinese al cui centro vi è una disperata solitudine personale, un sentirsi licenziati da questo mondo, il non appartenere alla normalità, fino a ridurre i propri contatti personali a storie notturne di sesso saltuario. Nella creazione della teca il mondo è fuori ( la spesa al supermercato, il matrimonio, l'informazione,  gli svaghi) mentre all'interno i colori richiamano quelli della morte e del sangue. Fuori il rumore e dentro il silenzio ed il raccoglimento, illuminato da un sole molto finto.

A chinese box. In the middle there's a desperate individual loneliness, someone who doesn't belong to everyday's life, thus cutting down relationships to mere sex of a one night stand. In the making of the display case I choosed the world to stay outside ( the supermarket trolley, the weeding, newspapers,  entertainements ) instead, inside the box the colors refer to death and blood. The noise is outside, silence and contemplation inside: the only light is the disco ball's one.

sullo sfondo annunci "personali" - in the background "personal" ads

E' la storia di una giovane donna che da piccola ebbe la poliomielite, allevata da una famiglia cattolica di origini irlandesi, che conquista la sua indipendenza economica nella New York degli anni '70 diventando insegnante per i bambini autistici, stimata da allievi e colleghi.
Passa le notti a rimorchiare girovagando nei single bar e nei disco bar. Mr. Goodbar nello slang significa sia l'uomo giusto per passarci una sera tra vino e divertimento e sesso ( goodtimes and good sex), sia l'organo genitale maschile. l'opposto di Mr. Right, l'uomo giusto da sposare.
Capitò comunque che la maestrina incappò in un brutto soggetto che le tolse la vita soffocandola a soli 29 anni, il 1° gennaio del 1973: aveva passato la sera di capodanno come sempre sola in giro a rimorchiare.




"Looking for Mr. Goodbar" it's a story that belongs more to American 70s' culture than Italian one. But when I saw the movie on a commercial television when I was a teenager, it really knoked me out. The protagonist's desperation stroke me and her solution, having free sex with different partners every night, sounded to me more a forlon hope but extremely conscious. As a matter of fact when she has the opportunity for a "normal life with Mr. Right" she refuses him and prefers Mr. Goodbar, until death. It's exactly the sensation to be fired from this world.
Follow the link below for the movie:


courtesy of: Michele Forneris

Collezione Privata, Torino - Private Collection, Italy


collage e assemblage, stoffa, statuine smaltate, strobosfera in miniatura, in cornice di legno cm. 20x15x10, 2011
collage e assemblage, cloth, glass lined little statues, miniature disco ball, in wooden frame 20x15x10 cm., 2011

Roseanne Quinn , RIP

Diane Keaton nel film di Peter Brooks

venerdì 9 settembre 2011

Il sottomarino giallo - Yellow submarine, teca rammemorante - recollection display case

IL SOTTOMARINO GIALLO

YELLOW SUBMARINE
teca rammemorante
recollection display case

Esseri umani che si sono avventurati nel mare delle passioni e dell'utopia, perdendo la rotta, incappati in tempeste e procelle: la loro barchetta si è rovesciata e ora sono naufraghi tra le onde di un oceano in cui non si intravede nessuna riva, nessun approdo.

Human beings, who dared to venture in the Sea of Passion and the Sea of Utopia, going off course, running up against storms and tempests: their little boat turned over and now they find themselves as castaways, being at the mercy of the waves in an ocean where no banks, no shores, no landings are on the horizon.

alla deriva - adrift
 Sono alla deriva mentale, dopo aver vissuto di utopie, aver avuto fiducia in chi non dovevano riporla, aver abbracciato ideali avariati, creduto in falsi déi, masticato bocconi amari: insomma, si sono persi, sono quasi sconfitti. Ma non sono morti ancora. Le acque hanno inghiottito i più deboli ma alcuni sono ancora vivi, sopravvissuti, naufraghi in cerca di una rotta che, a questo punto , può essere una sola.

They drift away, after a life of utopia, after having placed their trust in the wrong people, after having pursued rotten ideals, having worshipped false gods, having swallowed bitter pills: in short, they got lost, they're almost defeated. But they are nor dead, they are still alive. Deep waters engulfed the weakest ones but someone is still alive, survivors, castaways setting a course that, right now, it can be only one.
non rimuovere prima di caricare
 In the town where I was born lived a man who sailed to sea and he told us of his life in the land of submarines.
So we sailed on to the sun,
Till we found the sea green,
And we lived beneath the waves,
In our yellow submarine,

We all live in yellow submarine...
il chakra del cuore - heart's chakra

so we sailed up to the sun



assemblage, Puffo® in gomma,sicura della ricarica di endogia 60mm in plastica gialla, legno, vetro, metallo, corda, miniature in plastica Peiser® "passanten" 74000, in cornice Ikea® cm. 16x16x3, 2011
assemblage, rubber , plastic Smurf®, wood, glass, string, plastic Peiser® miniatures "passers-by" 74000, in Ikea® frame 16x16x3 cm., 2011

La mossa della Regina - The Queen's move, teca esorcizzante - exorcizing display case

LA MOSSA DELLA REGINA
THE QUEEN'S MOVE
teca esorcizzante
exorcising display case

Com'è la morte vista dagli occhi di un bambino? I bambini istintivamente camminano sopra la morte: poi viene  insegnato loro a rimuoverla, a temerla. La semplicità disarmante dell'assenza.

How can be seen Death by the children? Children instinctively surf on death: when they grow up we teach them to repress it, fear it. Absence disarming plainness. 


Marylin è la regina della scacchiera. Fa la sua mossa e guarda in viso la morte sorridendo. Lo sfondo è un fotogramma da "Il Settimo Sigillo" ( "Det sjunde inseglet"), 1957,  del regista svedese Ingmar Bergman.

Marylin is the queen in the chess game. She makes her move and stares at death's face, smiling. The background is a frame from "The Seventh Seal" ( "Det sjunde inseglet"), 1957, by the Swedish director Ingmar Bergman. The movie's plot is taken from  chilhood memories of Bergman himself. He was the son of a preacher man and usually followed his father during the sermons in the churches, where he saw images of the death playing chess game with a frightened human being, and other religious sketches, making him think about eschatology.
kenny, STAN, cartman, kyle, butters
Lo stesso Ingmar Bergman racconta intorno alla ispirazione del suo lavoro, avuta fin da bambino e coltivata fino alle realizzazione, avvenuta ca. 35 anni dopo. "Qualche volta, da bambino, mi fu permesso di accompagnare mio padre al lavoro. Predicava nelle piccole chiese dei paesi intorno a Stoccolma. Erano viaggi festosi e festivi, fatti in bicicletta attraverso un panorama primaverile. Mio padre mi insegnava i nomi di fiori, degli alberi e degli uccelli. Passavo il giorno senza essere disturbato dal mondo intorno a me. Per un piccolo il sermone è soltanto una questione da adulti. Mentre mio Padre predicava dal pulpito e la congregazione pregava e cantava anch'essa, io dedicavo, invece, il mio interesse al mondo misterioso della chiesa fatta di archi bassi e muri spessi. Ero rapito dall'eternità. La luce del sole colorata vibrava sopra i dipinti medievali e le figure intagliate su muri e soffitti. C'era tutto quello che una fervida immaginazione poteva desiderare: angeli, santi, dragoni, profeti, diavoli, creature umane. C'erano animali che incutevano molto paura: serpenti in Paradiso, l'asino di Balaam, la balena di Jonah, l'aquila della Rivelazione. Tutto circondato da un panorama paradisiaco, insieme terreno e sotterraneo, fatto di un strano miscuglio eppure dalla familiare bellezza. Su uno scranno sedeva la Morte,che giocava agli scacchi con un Crociato. La stessa Morte che afferrava il ramo di un albero, dov'era seduto un uomo nudo con occhi sbarrati. Ancora, attraverso dolci colline la Morte conduceva il ballo finale verso le terre che ci sono oscure. In un altro arco la Vergine Santa entrava in un giardino rosa, sostenendo i passi esitanti del Bambino e le sue mani erano quelle della donna di un contadino. La sua faccia era grave e gli uccelli starnazzavano intorno alla sua testa. I pittori medievali avevano ritratto tutto questo con grande tenerezza, abilità e gioia. Tutto questo mi aveva trasportato in un modo spontaneo ed allettante, e quel mondo divenne davvero come il mondo di ogni giorno con mio Padre, mia Madre e fratelli e sorelle. D'altra parte mi difendevo contro il dramma ritratto sul crocifisso nel coro e nel presbiterio. La mia mente fu sopraffatta dalla crudeltà e dalla sofferenza estrema di quella scena. Fino a quando molto più tardi fede e dubbio sono diventati i miei compagni di viaggio. Era ovvio che finissi per dare forma alle esperienze della mia infanzia. Vi sono stato, quasi, costretto, per esprimere il dilemma universale. La mia intenzione è sempre stata “dipingere” nello stesso modo del pittore di quella chiesa medievale, con lo stesso interesse obiettivo, con la stessa tenerezza e gioia. La risata degli esseri umani, il loro pianto, l'ululato della paura, i giochi, la sofferenza, il loro terrore della piaga, del giorno del Giudizio universale, della stella il cui nome è Assenzio. La nostra paura può essere di generi diversi, ma le parole per descriverla sono sempre le stesse...e i nostri quesiti universali permangono. La nostra domanda rimane”.


collage e assemblage, miniature in plastica, lente, in cornice Ikea® cm. 16x16x3, 2011
collage and assemblage, plastic miniatures, lens, in Ikea® frame 16x16x3 cm., 2011 


sabato 3 settembre 2011

papa giovanni, teca rammemorante cinetica - recollection kinetic display case

papa giovanni
teca rammemorante cinetica
recollection kinetic display case

Ancora una teca dedicata a Torino ( vedi post "L'unica Augusta", 2011), alla mia città. Sono presenti alcuni dei suoi simboli e altri introdotti negli anni '50 con la grande immigrazione dal Sud Italia: dopo ci furono il boom, la televisione, le auto. Il riflettore in alto a sinistra è un promemoria sia dei riflettori della storia operaia degli anni '70, che vide protagonista questa città del Nord Italia, sia per ricordarci della nascita dell'industria del cinema italiano, proprio a Torino,  negli anni '20. Una città ritirata dal resto della penisola e baricentrata verso la Francia fino a due secoli fa, quando decide di oscillare verso la penisola e occuparsi di storia italiana.

Another display case dedicated to my town, Turin. Its own symbols ( the Toret, a bullit shape green fountain who is placed all over the town, and the Mole Antonelliana, now the site for the Museum of Cinema but originally was supposed to be the town synagogue) and the ones* introduced in the 50s' and 60s' by the great immigration from the South of Italy: then it began  the "golden age", the television, the cars. Turin's was quite far from the Italian peninsula, more linked to its neighbour France, until the XIXth century, when  Savoia monarchy made itself a leading role in the creation of our nation ( 1861). 
* the explanation of those symbols see pics below



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The gobbo ( the hunchback), the corno ( the horn) and the fica ( the Devil's horns) are apotropaic, to avoid back luck, superstitious objects more typical from the South of Italy that, before the great immigration, were almost unkown to the people living in the North West of the peninsula.

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 L'ultimo re di Torino fu Giovanni Agnelli jr., Gioanin Lamiera, nipote di quel Giovanni Agnelli che da Villar Perosa arrivò a Torino alla fine del XIX° secolo. Si spense nella sua villa sulla collina torinese il 24 gennaio 2003: la camera ardente venne allestita nella Pinacoteca del Lingotto ed i suoi funerali che si svolsero nel Duomo di Torino vennero trasmessi da Rai Uno e seguiti da oltre 10mila persone.

The last king of Turin was Giovanni Agnelli jr. ( the nick name the working class of his car factory gave to him was something like Johnny Plate ), nephew of Giovanni Agnelli senior, the founder of the FIAT factory. He was the maker of the great factory development that gave work, during the 50's, 60's and part of the 70's, to a great amount of people that moved from the South to the North of Italy. Even if he was attacked, as himself and as a symbol of capitalism, during the working class struggle in the 70's and 80's, when he died in 2003 a lot of workers went to his funeral in tears, claiming that he saved them from poverty, giving to them work to provide money for their families. His funeral was broadcasted by the most important Italian channel, RAI 1, and celebrated in the most important catholic church in Turin.

Collezione Privata - Private Collection, Torino, Italy
collage e assemblage, oggetti in plastca, modellino di Fiat 500, in cornice Ikea® cm. 16x16x3, 2011
collage and assemblage, plastic little objects, miniature of Fiat 500 car, in Ikea® frame 16x16x3 cm., 2011



Europa - Europe teca rammemorante - recollection display case

EUROPA

EUROPE
teca rammemorante
recollection display case

Qual'è il destino dell'Europa? è segnato? . Il suo passato storico, artistico, intellettuale e la sua eredità politica  costituiscono le sue credenziali. Sullo sfondo lo sguardo di Hitler che accarezzava il sogno di un Vecchio Continente pagano, affogato nel sangue di un folle Olocausto.

What is Europe's destiny? It is already determined? His historical, artistic, intellectual  past and its political  inheritance constitute its credentials. In the background Hitler's look, who entertained the dream of an Old Pagan World, drowned in the blood of a  mad Holocaust .



Medea in greco significa "astuzie, scaltrezze": la figura mitologica uccise suo fratello, avvelenò la sua rivale, uccise i suoi figli per assicurarsi l'esclusiva del potere.
Medea in ancient greek means "astuteness, deceitfulness": the mythological figure killed her brother, poisonned her rival in love, murdered her sons to ensure herself the sole right of power.

siamo comunque sempre soli, the reincarnation Tarot

killing Medea
"Il mio modello per la soluzione del problema ebraico è stato il modo in cui gli Stati Uniti avevano risolto l'analogo problema indiano: un genocidio sistematico e scientifico dei 18 milioni di nativi che vivevano nell'America del Nord."
da "Intervista a Hitler", "Il matematico impertienente" di Piergiorgio Odifreddi, 2005

"My model for the solution of the Jewish problem has been the way the United States worked out the similar Red Skin problem: a systematic and scientific genocide of 18 million natives living in North America."
from "Interview with Hitler","Il matematico impertinente" by Piergiorgio Odifreddi, 2005
Maria Callas e Pier Paolo Pasolini sul set di "Medea"



collage e assemblage, cristalli di plastica, miniatura in plastica, calcografia su carta, in cornice Ikea® cm. 16x16x3, 2011
collage and assemblage, plastic crystals, plastic miniature, calcography on paper, in Ikea® frame 16x16x3 cm., 2011